O ci alleniamo o perdiamo l’allenamento. O creiamo o distruggiamo. La vita è crescita e la legge è “crea o distruggi”.
“Quando poi smetti, tutti quei muscoli, cosa diventano? Li perdi?”
Ma è una domanda o una scusa?
Perché è ovvio, se siamo allenati a correre, smettiamo di correre, perdiamo il fiato.
Se siamo abituati a studiare, smettiamo di studiare, perdiamo un bel po’ di elasticità mentale.
Tutti conosciamo bene gli effetti dell’allenamento e del detraining, cioè della perdita che si ha interrompendo l’allenamento. Guarda caso la Natura è anche piuttosto cattivella con noi perchè la perdita è molto, molto più veloce dell’acquisizione. Ma questo non sarà forse un altro modo per dire che chi si ferma è perduto?
Anche un viaggio finisce, si torna sempre indietro.
Questo non vuol dire che si torna indietro uguali a prima e non vuole neanche dire che non si possa ripartire di nuovo conoscendo già la strada da percorrere. E quindi, andando anche oltre.
Pure fermarsi, smettere di allenarsi, smettere di progredire, smettere di viaggiare, è pur sempre un’opzione ma anche questa contraria alla crescita.
Il creare che ci dà risultati che non distrugge è quello che viene da dentro a fuori.
Prima ci siamo noi che pensiamo a cosa vogliamo e quindi poi facciamo. Muoversi fuori non è detto che corrisponda a muoversi dentro. Insomma, è sempre tutta una tensione tra allenamento e detraining, perdita dell’allenamento; tra costruire e distruggere.
Ma pensiamo che la cosa più importante sia quella di essere creativi, non distruttivi.
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