I luoghi del bodybuilding – Venice Beach (2004)

“Per essere grossi bisogna andare là”.
“Là” è Venice, Los Angeles, California.
Falso.
Ormai siamo alla decentralizzazione del bodybuilding. Se potessimo disegnare una cartina USA con le concentrazioni di bodybuilder nei vari stati rappresentate da bandierine, non sarebbero appuntate tutte sulla California meridionale. Molte finirebbero in Florida e non poche tra New York e il New Jersey. Tantissime – sorpresa recente – su Las Vegas, Nevada.
Ma “là” ci sono le nostre origini. Almeno quelle “non mittel-europee” o “europee”, almeno quelle che hanno dato linfa al bodybuilding marchiato Weider e IFBB.
Qui le nostre origini? Siamo davvero partiti da questo ambiente bohemienne e hippie? E oggi, siamo ancora così? Uhm… Ma Arnold e Columbu stavano lĂ  ed erano in quel modo? Intendo, in questo modo come la gente che ci sta oggi? Oggi a Venice Beach: tatuaggi con l’hĂ©nne, pipes per la marijuana, palm readers, homeless, …
E mentre il bodybuilding è scivolato a poco a poco in una dolce e inconcludente follia, confondendo sempre più gravemente le trame della vera passione e condannandosi infine al “fitness” o al “wellness”, Muscle Beach offre qua e là rimasugli del nostro tempo che fu o delle nostre origini, non tanto dissimile dallo spettacolo che offrirebbe Roma se un gladiatore tornasse in vita e si facesse un giro in città.
Incontrando di nuovo il nostro antico “modello”, potremmo vedere nell’oblio di Muscle Beach che fu una sorta di prefigurazione del nostro futuro, o forse del destino di tutti i bodybuilder: il bodybuilding non ha luoghi se non quello della passione e del cuore.