Mindfulness e meditazione: capacità mentali per il bodybuilding e fitness?

Il primo insegnante di PNL che ho avuto mi introdusse alla mindfulness senza mai dirmi che si chiamava così. Di fronte ad una situazione di conflitto, mi chiese “cosa e dove sentissi”. “Nello stomaco!”, risposi. Ero seduta, schiena diritta, mi fece respirare (respirazione quadrata) e quindi mi disse: “Concentrati su questa roba allo stomaco, senza pensare a cos’è, senza giudicarla. Accettala”. Dopo pochi minuti il nodo mi era sparito e già nelle ore successive ero in grado di affrontare il problema con progressi da gigante.
È il quiedora. Smettere di guidare guardando lo specchietto retrovisore. Agganciarsi al presente con l’unico modo fisiologico che la nostra mente possiede: la respirazione.
 

Come dedicarsi alla mindfulness in 2 minuti (Mindfulness Meditation Practice)

Ci sono molte forme di meditazione (popolari sono la Zen e la trascendentale, più o meno difficili pittoresche e hippy). Una delle tante versioni di meditazione è insegnata nel corso “Search Inside Yourself” a Google e nel libro relativo. Vi propongo questa come primo approccio. Imparare a meditare è un percorso lungo quanto migliorare il proprio fisico con il bodybuilding (e di non minore soddisfazione).
Il corso “Search Inside Yourself” a Google è basato su una moltitudine di dati scientifici e su due concetti cardine: mindfulness ed intelligenza emotiva. Ideato da Chade-Meng Tan. Migliora creatività, produttività e felicità negli ambienti “corporate”. Può essere tradotto per sportivi? Come no!


 

Meditazione

Anche Arnold Schwarzenegger pratica “meditazione” da anni. Lo ha raccontato lui stesso, ma si riferiva alla meditazione in senso stretto. Quello che voglio sottolineare è che, in realtà, Arnold pratica meditazione da più anni di quelli che crede, perché ogni volta che un bodybuilder si allena, ebbene, medita. È cioè presente nel “quiedora”, lucido e attento al suo corpo, agganciato alla sua fisicità e vita attraverso sangue e ossigeno.
La meditazione è l’allenamento della mente: fa ottenere maggiori capacità mentali, al pari di un muscolo allenato che diventa più forte e più grosso. In entrambi i casi, la crescita avviene contro una resistenza: resistere contro il peso e la forza di gravità oppure resistere contro il divagare della mente, spesso perdersi nel “non veramente pensare”, ma in una confusione di immagini che sbaragliano emozioni a cascata come bocce da biliardo lanciate contro altre. Entrambe le pratiche cambiano la qualità della vita.
Meditare mi ha risolto un problema fastidioso. Quello della mia mente che ronzava pensieri a caso, spesso saltando da un ricordo ad una fantasia, in modo sconnesso, con un continuo e fastidioso chiacchiericcio. Insomma, se volevo pensare a qualcosa con concentrazione, era difficile se non impossibile. Dovessi scegliere delle immagini direi che la mia mente prima delle tecniche di mindfulness era piena dei pallini e del rumore di disturbo nelle vecchie TV, dopo le tecniche è il quadro a colori ben sintonizzato con cui iniziavano le trasmissioni della RAI.
 

  • Modo facile: spostare l’attenzione e mantenerla per due minuti sulla respirazione.

“Breathing as if your like depends on it”, dice Chad-Meng Tan (“Respira come se la vita dipendesse da quello”).
 
1) Inizia con un’intenzione, il tuo motivo per meditare questa volta. Concentrarti? Respirare meglio? Sgombrare la mente? Riflettere su un problema?
Ogni volta che crei un’intenzione, formi un’abitudine mentale. Per esempio, se l’intenzione è concentrarsi e riporti la mente sul tuo respiro durante la meditazione, alla fine imparerai a riportarla sul respiro e a concentrarti anche nei momenti che stai intenzionalmente eseguendo la meditazione. L’abitudine guida il tuo comportamento (anche inconsciamente).
2) Segui il respiro. La metafora è che la mente è come una guardia che osserva le persone (il respiro) entrare e uscire dalla città.
3) Raggiungi lo stato di attenzione: la mente è calma e concentrata.
4) Cadi in una distrazione (dopo anche pochi secondi o tanti minuti, dipende da quanto allenato alla meditazione): inizi a preoccuparti di qualcosa, fantasticare, rimuginare.
5) Non criticarti: riacquista il focus tornando con l’attenzione al processo di respirazione. Tornare a concentrarti non è una sconfitta: è il vero e proprio processo di crescita e miglioramento. Proprio come quando contrai i bicipiti in palestra.
6) Prendi atto di come sei (“attitude”) verso te stesso: controlla il dialogo interno, come ti critichi, cerca di essere gentile con te stesso e curioso di cosa ti sta accadendo. Adotta la “grandmother mind”: per la nonna sei sempre il suo cocco, qualsiasi marachella tu faccia, lei ti vuole bene, ti sgrida, ti aiuta ma ti ama lo stesso.
7) Torna a seguire il tuo respiro e ricorda la tua intenzione.
 

  • Modo facilissimo: Stare seduti e “essere”, non fare niente.

 

  • Modo d’allenamento: ogni volta che lo sportivo è “in the zone”, ogni allenamento del bodybuilder, abbiamo un’applicazione della mindfulness e della meditazione.

 

La meditazione nell’allenamento fisico, per il bodybuilding e il fitness?

 

Meditazione pre-workout

A casa, in auto prima di entrare in palestra. Respira e concentrati sui gruppi muscolari che andrai ad allenare.
 

Meditazione durante il workout

Essere presenti durante l’allenamento e osservare ogni aspetto della nostra risposta muscolare e fisiologica agli esercizi rende l’allenamento più bello e produttivo. È il famoso legame mente-muscolo, a sua volta collegato al pompaggio (l’afflusso di sangue) e quindi ossigeno, respirazione, meditazione a livello delle cellule muscolari.
 

Body Scan

Questa tecnica di meditazione è un’impostazione quasi naturale per il bodybuilder.
In cosa consiste? Mentalmente pensare ad ogni parte del corpo e gruppo muscolare (come se steste passando uno scanner) per valutare se ci sono parti con indolenzimenti, tensioni, “emozioni” da sciogliere.
 

Infatti allenarci ci rende felici…

 
La mente è rilassata e vigile al tempo stesso. Quando è così, emergono tre qualità che possiede: calma chiarezza e felicità (questo è lo stato di default a cui torna la mente se è calma e chiara). Essere concentrati e calmi è come avere una potente torcia: adesso guarda dentro di te.